Sono appena tornato da una tre giorni non stop, immerso in panorami, sensazioni e persone. I viaggi sono sempre opportunità bellissime. E voi mi direte, ovvio.. in vacanza!
In realtà lo scopo del viaggio è la realizzazione di un documentario storico su un avvenimento avvenuto in Ucraina tra il 1932 e il 1933: una paurosa carestia che ha avuto un impatto devastante sulla popolazione, pianificata dal regime sovietico per affermare la sua supremazia nella regione.
I miei compagni di viaggio sono stati la prof.ssa Francesca Lo Mastro (storica e committente del lavoro), il pittore Manuel Baldini (che collabora con me nella realizzazione del film) e Andrej (il nostro tramite nel posto per la lingua e i
contatti).
Siamo atterrati a Leopoli la mattina del 4 marzo, una città bellissima che sembrava quasi sospesa in una luce tersa.. la sera abbiamo preso un treno per Kiev: in Ucraina è consuetudine viaggiare di notte: si dorme in treno (sono tutti scompartimenti a cuccette) e la mattina dopo si ha tutta la giornata a destinazione. Si viaggia lenti: di notte non c'è fretta.. il viaggio è durato 13 ore.
Siamo rimarsi a Kiev 3 giorni per riprese e interviste: abbiamo intervistato un funzionario dell'ambasciata italiana, un artista monumentale autore del memoriale sulla carestia, una sessantenne scienziata in pensione e il marito, un ex politico cofondatore del partito dei Verdi e ora scrittore di fantascienza ed infine un importante storico ricoverato per problemi cardiaci in una clinica dall'aria sinistra immersa in un bosco nella prima periferia della città.
Tra uno spostamento e l'altro abbiamo ripreso il più possibile tutto ciò che capitava.
Abbiamo lavorato molto anche con l'audio: avevamo un registratore che ci premetteva delle riprese audio d'ambiente di qualità.
Intanto si avvicinava la festa della donna e la città si colorava di fiori.
L'ultimo giorno ci siamo avventurati a 120 km a sud da Kiev, in aperta campagna: lunghe strade diritte in mezzo a una distesa bianca, un grandissimo lago ghiacciato e una cattedrale ortodossa che sembrava un'astronave poggiata sulla neve..
Lo scopo di questa gita fuori porta era quello di raccogliere la testimonianza di una signora novantatreenne sopravvissuta alla carestia. Ne è venuta fuori una toccante e preziosa intervista di circa un'ora e mezza.
Qualche ora dopo eravamo già in aereo di ritorno verso casa.
Qui di seguito alcune foto. Il reportage è anche visibile sulla pagina Facebook di Videoframe.
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Architetture popolari a Kiev
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Case di campagna |
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Testimonianze |
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Metropolitana a Kiev |
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Lago ghiacciato a sud di Kiev |